Categoria: Forense

Il Cliente si è rivolto allo Studio per comprendere l’origine di muffe e condensa insorte presso la propria abitazione e peggiorate in seguito ad alcuni interventi eseguiti precedentemente (sostituzione infissi con elementi più performanti e coibentazione di alcune pareti perimetrali con insufflaggio). 

La prima attività svolta, propedeutica alle successive, è stata quella di redigere un dettagliato rilievo architettonico e geometrico dei luoghi al fine di analizzare il contesto in relazione alle aree ove insorgono le problematiche, costruendo così un quadro completo del degrado sia in termini di localizzazione e sia in termini di entità. Elevata umidità presente nell’aria, ponti termici lungo le pareti perimetrali ed errata gestione del riscaldamento sono i fattori che concorrono all’insorgere di condensa e muffe. Infatti, quando l’aria è satura di umidità (si pensi ad esempio alla cucina o al bagno nei momenti di utilizzo) e incontra una superficie più fredda (ad esempio i vetri di una finestra in inverno o la superficie di una parete non sufficientemente isolata), l’umidità presente nell’aria sotto forma di vapore si trasforma in liquido e sulla superficie fredda compaiono alcune gocce di acqua (condensa), che possono successivamente creare terreno fertile per la proliferazione di muffe e batteri, oltre a degradare, ovviamente, i materiali sui quali si forma. 

L’appartamento esaminato era libero su tre lati e ubicato al piano pilotis, dunque con pavimento “freddo”. I rilievi hanno mostrato l’insorgenza dei fenomeni sia a pavimento, con muffe nelle fughe delle piastrelle e condensa sulle piastrelle stesse, sia lungo il perimetro delle finestre e negli spigoli di connessione tra pavimento e muri e tra muri e solaio. Questo ha permesso di evidenziare la presenza di ponti termici, cioè aree in cui la temperatura superficiale è più bassa rispetto alle zone limitrofe poiché caratterizzati da un isolamento termico più scarso: un punto debole per l’insorgenza di fenomeni legati all’umidità. La situazione era inoltre aggravata sia dagli interventi precedenti che hanno incrementato la differenza di temperature superficiali e hanno sigillato sempre di più gli ambienti, serramenti più prestanti dal punto di vista termico sono spesso anche più stagni, sia da una non corretta gestione del riscaldamento, autonomo e tenuto a temperature inferiori a quelle consentite

I fenomeni sopra descritti possono essere debellati mediante coibentazione a cappotto dell’estradosso del piano pilotis, correzione dei ponti termici perimetrali e installazione di un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) con funzione deumidificante al fine di garantire i corretti ricambi di aria e le condizioni microclimatiche interne ideali. Oltre a ciò è necessario che gli utenti siano informati sulla corretta gestione del riscaldamento invernale, che deve mantenere temperature idonee a prevenire l’umidità nell’aria. Tuttavia, trattandosi di un edificio esistente, le misure proposte non possono garantire una risoluzione certa delle problematiche, infatti solo una corretta progettazione ab initio può scongiurare l’insorgenza di tali fenomeni

Dettagli progetto

Data: 2023

Luogo: Torino

Cliente: Privato